Sclerosi multipla: la via della cura potrebbero essere le cellule staminali

Il dato sconfortante dell’aumento degli affetti da sclerosi multipla nel mondo è compensato in modo sempre più decisivo dalactive nerve cell in human neural system miglioramento delle conoscenze riguardo la malattia. In particolare il lavoro di ricerca delle cause sta procedendo di pari passo con l’impegno protruso nel trovare delle cure. Su quest’ultimo campo è emerso un nuovo studio coordinato dal St. Luke’s Medical Center condotto su un numero relativamente piccolo di pazienti affetti dalla forma più comune della malattia. I risultati di questo progetto “made in USA” ha infatti allargato il campo delle conoscenze riguardo la forma recidivante-remittente della sclerosi, evidenziata da eventi clinici seguiti da parziale e a volte totale recupero del paziente. In seguito ad un trattamento con terapie immunosoppressive e al trapianto di cellule staminali ematopoietiche, dopo pochi anni la maggior parte dei pazienti mostrano un miglioramento significativo delle funzionalità neurologiche. Lo scopo del progetto era di riportare in condizioni normali il sistema immunitario, dato che proprio quest’ultimo è il responsabile delle lesioni alle cellule nervose che caratterizzano la sclerosi. Rilevante è anche l’osservazione di una mancata ricaduta da parte dei pazienti. Difatti però non si è riuscito ancora ad ottenere un totale restore del sistema immunitario. Sono quindi indispensabili ulteriori ricerca per dimostrare che questo tipo di trapianto sia effettivamente un trattamento efficace e confermare le evidenze ottenute. Secondo il principale autore dello studio Richard Nash, il trapianto delle cellule staminali in questione rappresenterebbe “una opzione terapeutica potenziale per i pazienti con sclerosi multipla nei quali l’immunoterapia convenzionale fallisce, ma anche per le persone colpite da altre malattie gravi del sistema nervoso centrale immunomediate”.

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Riferimenti: Jama Neurology

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